Dischi:
16/10/2015: Resistenza…Liberi di cantare
DEDICATO A MASSIMO Mahem PINTOSSI
Da dove nasce la necessità di proporre un cd dedicato alla Resistenza nell’anno in cui si celebra il 70° anniversario della Liberazione? Tanti possono essere i motivi ma sono tutti riconducibili ad uno essenziale: un doveroso tributo a coloro che ci hanno donato la libertà. I padri dei nostri padri hanno fatto la Resistenza, sono stati parti¬giani sulle nostre montagne, internati nei lager, hanno vissuto per due anni di ”stenti e di patimenti”, come ci ricorda una canzone. In tanti hanno vissuto con gli occhi dei bambini la tragedia che ha travolto il popolo italiano dopo l’8 settembre del ‘43; i padri a combattere in montagna o deportati, loro a casa senza il necessario per sopravvi¬vere, la costante paura dei bombardamenti o delle rappresaglie. Noi, nati dopo gli anni ‘50, non abbiamo ne combattuto ne vissuto la lotta di liberazione, ma in qualche modo ci troviamo nel DNA i valori della Resistenza trasmessi dai nostri genitori. Ciò che è accaduto nel nostro paese, noi non l’abbiamo appreso dai libri di scuola, o meglio, non solo; l’abbiamo sentito dalla viva voce dei nostri nonni e dei nostri padri; per questo possiamo dire di avere le idee chiare. E i nostri figli? Dopo la liberazione si è scritto di tutto sulla Resistenza, poi è arrivato il revisionismo e si è scritto il contrario. In un simile contesto è normale che i giovani siano disorientati. L’8 settembre del 1943 viene resa pubblica la notizia della firma dell’armistizio; i vertici militari abbandonano le caserme e lasciano le truppe allo sbando, quel che resta dell’agonizzante regime fascista dà origine alla Repubblica Sociale Italiana e chi rifiuta di arruolarsi nell’esercito di Salò sceglie di aderire alla lotta partigiana. L’alternativa a queste due scelte è la deportazione nei lager in Germania. Il popolo italiano ha avuto la possibilità di fare una scelta e la maggior parte degli italiani decide di opporsi al fascismo L’Italia stremata da quattro anni di guerra, si ritrova a fare i conti con una guerra civile. Come facciamo a far arrivare queste verità alle nuove generazioni? Non possiamo solamente proporre dei libri, che rimangono comunque importanti ma nell’era di internet dobbiamo trovare un modo più diretto per arrivare a loro, come? Attraverso la musica. I Malghesetti da sempre sono vicini alla Resistenza, ad ogni concerto non manca mai una canzone scritta da Massimo Mahem Pintossi, “la Marì del söcher” dedicata alle staffette partigiane, seguita poi dall’immancabile “Bella Ciao”. La sezione ANPI di Gardone Valtrompia dedicata a Massimo Mahem Pintossi, ha visto nella musica dei Malghesetti il mezzo ideale per la diffusione dei valori della Resistenza fra i giovani e, insieme a tanti spontanei sostenitori, ha collaborato alla realizzazione del nuovo cd.
19/04/2013 – E’ uscito il secondo cd dei Malghesetti dal titolo Puntalmana
PUNTALMANA.
E’ in cima al sentiero. Non ci puoi passare per caso. E’ lì che volevi andare e per farlo ci vuole impegno, tempo, fatica.
Così è questo nostro disco: un percorso iniziato già qualche anno fa, ispirato dalla voglia di realizzare
un nuovo progetto musicale. Il secondo. Di solito, il più difficile.
La ricerca di brani popolari e l’incontro con gli storici esecutori della tradizione musicale della nostra valle,
i concerti e le nostre nuove canzoni. Volevamo raccontare altre storie, con la nostra musica e le nostre parole.
Tanta strada. Tanta gente. Tanto tempo.
Ed ora siamo qui. Come in cima. E ci sembra di vedere meglio tutto. Intorno a noi. Dentro di noi.
Ne valeva la pena.
2 agosto 2009 – Primo cd dal titolo “Malghesetti”
Durante l’ultima giornata della rassegna “Valtrompia MusicArt” con la direzione artistica di Omar Pedrini, è stato presentato presso il Rifugio CAI Valtrompia in località Pontogna, ai piedi del Monte Guglielmo, il primo cd dal titolo: “Malghesetti”.
L’album è composto da 11 tracce che si alternano tra brani popolari, testi e musiche originali, poesia e canto corale.